Perché dovresti conoscere i livelli dell’impianto elettrico?
Perché ti permetteranno di capire se il tuo impianto elettrico è a norma. E perché ti aiuteranno a decidere anche se è ora di mettere mano all’impianto per modificarlo e migliorarlo.
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ToggleChe cosa sono i livelli dell’impianto elettrico e perché sono così importanti?
Quando parliamo di livelli degli impianti elettrici, parliamo del modo in cui gli impianti vengono classificati.
Introdotti dalla norma CEI 64-08/3 al capitolo 37, i livelli degli impianti elettrici stabiliscono le caratteristiche tecniche e funzionali che un impianto deve rispettare.
Questa classificazione garantisce la qualità e la sicurezza degli impianti, fornendo parametri chiari per progettisti, installatori e utenti finali.
In particolare, si distinguono tre livelli: livello 1 o base, livello 2 o standard e livello 3 o domotico.
- Gli impianti elettrici di livello 1 sono dotati del minimo indispensabile per garantire sicurezza e funzionalità.
- Gli impianti di livello 2 garantiscono un comfort maggiore e una migliore gestione dell’energia.
- Gli impianti di livello 3 offrono il massimo in termini di tecnologia e automazione.
Quando si applica la norma per la classificazione degli impianti?
Ecco quando gli impianti elettrici si classificano in livelli secondo la norma.
- In caso di impianti nuovi, nelle abitazioni di nuova costruzione.
- Quando dobbiamo rifare del tutto gli impianti, quindi in caso di ristrutturazione.
- Se l’impianto esiste già, ma vogliamo modificarlo o ampliarlo.
- Nel caso in cui dobbiamo mettere a norma un impianto esistente.
- Nei controlli per ottenere le certificazioni energetiche.
Quando invece NON si applica la norma per la classificazione degli impianti?
Ci sono poi casi in cui non serve classificare gli impianti in livelli.
- Sono esclusi gli impianti che si trovano in unità abitative classificate come edifici pregevoli per arte e storia, soggetti al Decreto Legislativo 42/2004 – “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.
- Sono escluse anche le parti comuni degli edifici residenziali.
La classificazione degli impianti in livelli poi, non è necessaria anche in questi casi specifici.
- Se l’impianto elettrico non alimenta ambienti a uso abitativo.
- Se fai svolgere lavori di manutenzione ordinaria, come sostituire prese o interruttori.
- Se modifiche o ampliamenti non interessano la parte strutturale dell’impianto.
- Se installi apparecchiature che non richiedono modifiche significative all’impianto esistente.
- Se devi riparare guasti senza cambiare la struttura dell’impianto.
- Se l’impianto si trova in strutture temporanee, come cantieri o fiere.
Nei casi appena citati, la classificazione non è necessaria perché non si agisce a livello strutturale sull’impianto. Se, ad esempio, abbiamo fatto svolgere dei lavori di manutenzione ordinaria, come sostituire prese o interruttori, il livello con cui è stato classificato l’impianto rimane lo stesso, non si modifica in nessun modo.
I livelli dell’impianto elettrico
Livello 1 – base
L’impianto elettrico di livello 1, o base, ha dotazioni minime ed essenziali.
- Un numero minimo di punti presa e punti luce, definito in base alla metratura dell’abitazione.
- Un numero minimo di circuiti, anche in questo caso definito in base alla metratura dell’abitazione.
- Almeno due interruttori differenziali nel quadro elettrico.
Parliamo quindi della configurazione minima che un impianto deve avere per garantire le funzioni basilari e per essere considerato a norma.
Per questo motivo il livello 1 è obbligatorio e al di sotto non si può scendere.
Livello 2 – standard
L’impianto elettrico di livello 2, chiamato anche standard, comprende tutte le dotazioni del livello 1 e allo stesso tempo si eleva a un livello superiore per garantire più sicurezza ed efficienza.
Comprende infatti questi elementi.
- Un sistema di controllo dei carichi per ottimizzare l’uso dell’energia elettrica riducendo gli sprechi.
- Videocitofoni e sistemi antintrusione per garantire ancora più sicurezza all’interno dell’abitazione.
- Infine, nel quadro elettrico aumentano i punti presa, i punti luce, gli interruttori differenziali e i circuiti.
Livello 3 – domotico
Infine, l’impianto elettrico di livello 3, o domotico, comprende tutte le dotazioni dei livelli 1 e 2 e va oltre. Parliamo infatti di un impianto che raggiunge i massimi standard di protezione, efficienza e comfort e che trasforma l’abitazione in una vera e propria casa domotica.
Per essere considerato di livello 3, un impianto elettrico deve gestire almeno quattro delle seguenti funzioni, anche da remoto:
- Allarme antintrusione
- Antiallagamento
- Controllo e gestione degli accessi
- Controllo e gestione dei carichi
- Gestione dell’illuminazione attraverso comando luci
- Gestione di tende, tapparelle e coperture motorizzate
- Gestione di serramenti, porte, portoni e cancelli motorizzati
- Irrigazione monozona e multiziona
- Monitoraggio dei flussi energetici
- Rivelazione e allarme incendio
- Rivelazione delle fughe di gas
- Scenari programmabili e controllabili
- Sistema di diffusione sonora
- Termoregolazione per il riscaldamento durante l’inverno e la climatizzazione durante l’estate
- Ventilazione meccanica controllata
- Videosorveglianza
ATTENZIONE: Le quattro funzioni che gestisce l’impianto elettrico di livello 3 devono essere integrate. Ma cosa significa?
In termini semplici, l’integrazione implica che le diverse funzioni non devono operare in maniera isolata ma essere interconnesse: i dispositivi che fanno parte del sistema domotico devono comunicare tra loro e lavorare insieme, anche se appartengono a case produttrici diverse, ad esempio.
Si potrebbero combinare il controllo delle tende e la gestione dell’illuminazione, ad esempio, in modo che la chiusura delle tende attivi automaticamente l’illuminazione interna.
L’interazione tra i sistemi è inoltre gestita da un’unità centrale di controllo, che perme di monitorare e modificare le impostazioni anche a distanza tramite smartphone o tablet, creando così un ambiente domestico intelligente e reattivo, che facilita la nostra vita quotidiana.
A seconda del livello dell’impianto elettrico, cambiano quindi le dotazioni e anche il modo di vivere la casa.
E dato che si può sempre modificare e ampliare l’impianto elettrico, perché non cominciare a salire di livello?
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