Protocollo Konnex: è la scelta giusta per la tua casa intelligente?

Zigbee, Z-Wave, EnOcean, Thread, Insteon e poi il protocollo Konnex. Sono tutti linguaggi – e non sono nemmeno tutti – che potrebbe usare una casa domotica per permettere ai propri dispositivi di comunicare e collaborare tra loro. 

Tra tante alternative, quale scegliere però? Perché il linguaggio attraverso cui comunicano i dispositivi è uno degli elementi portanti per la riuscita di un impianto domotico che risponde a tutte – ma proprio tutte – le nostre richieste.

La buona notizia è che non esistono protocolli di comunicazione giusti o sbagliati in modo assoluto. Dobbiamo solo capire qual è il linguaggio giusto per la nostra casa, che permetta ai dispositivi installati di capirsi e, di conseguenza, a noi di vivere serenamente le automazioni.

In questo articolo parleremo del linguaggio su cui siamo più preparati, perché lo sperimentiamo sul campo e ci formiamo di continuo: il protocollo Konnex.

Che cos’è il protocollo Konnex?

Partiamo dall’inizio. Prima di capire se è il linguaggio giusto per la nostra casa, dobbiamo capire che cos’è di preciso il protocollo di comunicazione Konnex.

Conosciuto anche come “standard KNX” o solo come “KNX”, il protocollo Konnex è un linguaggio comune che permette ai dispositivi che fanno parte di un impianto domotico all’interno di un’abitazione di comunicare tra loro. Anche quando appartengono a case produttrici diverse.

Questo è un aspetto fondamentale, perché permette a sistemi come l’illuminazione, il riscaldamento o i dispositivi di sicurezza, per fare qualche esempio, di dialogare e collaborare in modo da creare un ambiente domestico intelligente, integrato e personalizzato a seconda dei nostri bisogni.


Il funzionamento del protocollo Konnex, spiegato semplice

Il protocollo Konnex gestisce l’intera area della casa attraverso una linea dorsale principale, il canale di comunicazione primario dell’impianto. Questa linea è il punto nevralgico a cui sono collegate le diverse aree della casa, come il piano superiore, il piano inferiore, il garage. 

Ogni area ha poi la propria linea principale, a cui sono collegate diverse linee secondarie, cioè gli ambienti, come il salotto, la cucina, il bagno, la camera da letto.

I dispositivi come le luci, il termostato, o gli allarmi, ad esempio, si collegano a queste linee tramite il BUS, cavo che trasmette l’alimentazione e i dati.

Ci sono due tipi di dispositivi collegati al BUS: i sensori e gli attuatori.

I sensori rilevano le informazioni dall’ambiente circostante, come l’interruttore, che rileva quando è stato premuto.

Gli attuatori invece eseguono una o più azioni in base alle informazioni rilevate dai sensori, come la lampadina, che si accende quando l’interruttore viene premuto.

Gli attuatori, inoltre, si dividono in attuatori di linea (AL), che controllano le apparecchiature di una linea specifica, come le luci in soggiorno, e attuatori di area (AA), che invece controllano le apparecchiature di un’intera area, come l’insieme delle luci presenti su un piano della casa.


Quali sistemi può gestire in casa e come

Arrivati fino a qui, abbiamo quindi capito che il protocollo Konnex permette ai dispositivi di un’abitazione di comunicare e collaborare tra loro, anche quando appartengono a case produttrici diverse. 

Questo permette una gestione automatizzata di diverse funzionalità all’interno della casa, di cui abbiamo tracciato una panoramica il più possibile completa.

  • Illuminazione

Grazie al Konnex, possiamo gestire l’intensità luminosa a partire dalla singola lampada fino all’intero ambiente, in modo da creare scenari luminosi.

  • Climatizzazione

Il protocollo Konnex permette di controllare e programmare l’aria condizionata, il riscaldamento o i ventilatori di ogni stanza.

  • Allarmi

Il sistema Konnex può collegarsi ai sensori di movimento, ai sistemi di allarme antintrusione o antincendio, mandando notifiche immediate in caso rilevasse eventi sospetti o pericolosi.

  • Tende e serrande

Grazie al protocollo Konnex, si può programmare l’apertura e la chiusura di tende e serrande in base all’ora del giorno o alla quantità di luce.

  • Irrigazione

Il sistema Konnex può gestire il sistema di irrigazione del giardino, attivandolo o disattivandolo in base alle esigenze delle piante e alle previsioni meteorologiche. 

  • Multimedia

Grazie al Konnex è possibile gestire in modo centralizzato i dispositivi multimediali come TV, stereo, proiettori.

  • Videosorveglianza

Il protocollo KNX si integra con i sistemi di videosorveglianza, permettendoci di visualizzare in tempo reale, o registrare, ciò che accade in casa da un dispositivo mobile o da un computer.

  • Cancelli

Con il sistema Konnex si possono controllare l’apertura e la chiusura dei cancelli, in risposta a un segnale proveniente da un telecomando o da un sensore di prossimità.

  • Prese elettriche

Il protocollo Konnex può controllare anche le prese elettriche, permettendo l’accensione e lo spegnimento di elettrodomestici o di dispositivi elettronici collegati.

  • Accessi

Konnex può essere collegato a sistemi di controllo degli accessi, come le serrature elettroniche per garantire sicurezza e privacy nell’edificio.


Perché dovresti scegliere lo standard Konnex

Come abbiamo appena visto, il protocollo Konnex può gestire moltissimi aspetti della vita domestica, rendendo la casa più confortevole, sicura ed efficiente. Quali sono gli altri motivi per cui dovresti scegliere lo standard Konnex? Vediamoli tutti.

  • È riconosciuto come standard europeo e mondiale

Il protocollo Konnex è riconosciuto come standard a livello europeo e mondiale. È infatti conforme alle norme europee EN 50090 ed EN 13321-1 e alla norma internazionale ISO/IEC 14543, che ne certifica la qualità, l’affidabilità e la sicurezza.

  • È un sistema aperto

Questo significa che il protocollo Konnex non appartiene a un singolo produttore, ma è accessibile e utilizzabile da qualsiasi produttore. In questo modo chiunque può lavorare per apportare aggiornamenti e innovazioni.

  • Consente di gestire l’energia in modo efficiente, riducendo i costi e l’impatto sull’ambiente

L’automazione attraverso il protocollo Konnex contribuisce a risparmiare energia, ad esempio spegnendo automaticamente le luci quando non sono necessarie, o regolando l’uso di elettrodomestici in base ai picchi di consumo energetico. 

Grazie al Konnex, è possibile monitorare il consumo energetico di ogni singolo dispositivo. I dati raccolti possono essere infatti utilizzati per identificare gli apparecchi che consumano di più e regolare di conseguenza il loro utilizzo. 

Questo si traduce anche in un minor impatto ambientale e in una riduzione dei costi energetici in bolletta.

  • Si possono integrare dispositivi e sistemi diversi

Lo standard Konnex è compatibile con un’ampia gamma di dispositivi di diversi produttori. Ciò significa che, nella maggior parte dei casi, possiamo scegliere e integrare nel sistema dispositivi diversi che si adattano ai nostri bisogni.

Konnex è compatibile anche con diversi sistemi, come ad esempio gli impianti fotovoltaici. Ciò ci permette di creare un sistema di automazione domestica completo sotto ogni aspetto.

  • Può viaggiare su diversi mezzi trasmissivi

Il protocollo KNX può funzionare su cavi a due fili, come il BUS, ma anche su linea di alimentazione, radiofrequenza, Ethernet o fibra ottica. Questo vantaggio è utile, ad esempio, in una casa dov’è già presente un’infrastruttura di cavi. In questo caso, se la situazione lo permette, potrebbe infatti essere più pratico utilizzare la linea di alimentazione o la radiofrequenza per implementare il sistema Konnex, evitando di installare nuovi cavi.

  • Si può ampliare

Se in futuro decidessimo di aggiungere nuove funzionalità e automatizzare altre azioni domestiche, potremmo farlo senza sostituire l’intero sistema. Il sistema Konnex può essere infatti ampliato per soddisfare una buona parte delle nostre esigenze.


Perché non dovresti scegliere lo standard Konnex

  • I costi possono essere anche molto alti

Il costo degli elementi hardware, come interruttori, prese, sensori, attuatori e centraline di controllo, varia in base alla complessità del sistema e alla qualità dei dispositivi scelti. 

Tra i costi bisogna inoltre conteggiare la manodopera per l’installazione fisica dei dispositivi e la programmazione del sistema.

Possono infine occorrere interventi per sostituire, riparare i dispositivi danneggiati o aggiornare il sistema per mantenerlo al passo con le nuove tecnologie.

  • Non è adatto per automatizzare solo qualche necessità

Vogliamo semplicemente automatizzare l’accensione e lo spegnimento delle luci o controllare il termostato? 

Se stiamo cercando di automatizzare solo poche funzioni di base, allora adottare il protocollo di comunicazione Konnex, e un impianto domotico in generale, potrebbe risultare eccessivo.

Dobbiamo pensare infatti ai nostri bisogni reali e decidere quali e quanti sono gli automatismi che ci aiutano per davvero a semplificare il nostro vivere quotidiano. Altrimenti c’è il rischio di investire sulla domotica integrata e ritrovarsi con funzioni che useremmo solo i primi tempi.

Inoltre, se ci stiamo avvicinando a queste tecnologie per la prima volta, la soluzione migliore sarebbe quella di familiarizzare con i singoli dispositivi smart, poi, in futuro, investire sulla domotica integrata in casa. 

Se vuoi approfondire la differenza tra smart home e casa domotica, ne abbiamo parlato proprio qui: Smart home o casa domotica: qual è la scelta migliore?

  • Attenzione alla privacy e alla sicurezza

Se decidiamo di installare un impianto domotico in casa, i dati rimangono a noi, perché archiviati sul server di nostra proprietà, installato presso la nostra abitazione. 

C’è però un “ma” importante da considerare.

Come per qualsiasi sistema connesso, esistono rischi potenziali di sicurezza e privacy. Sebbene Konnex adotti determinate misure di sicurezza, nessun sistema è completamente immune da attacchi informatici. 

  • Ci possono essere molti cavi e infrastrutture da installare 

Il protocollo Konnex si basa su un sistema cablato per funzionare, quindi può succedere che sia necessario posare una quantità significativa di cavi e infrastrutture per coprire l’intera abitazione. Un intervento che potrebbe incontrare qualche difficoltà in particolari situazioni, come negli edifici storici o nelle strutture particolarmente vecchie. 

Oltre ad avere costi importanti.

  • Aggiungere dispositivi o integrare con altri sistemi non è proprio sempre possibile 

Nonostante lo standard Konnex sia compatibile con un’ampia gamma di dispositivi di diversi produttori, con diversi sistemi, e si possa ampliare più facilmente rispetto ad altri protocolli di comunicazione, perché è un sistema aperto, dobbiamo ricordarci che non è proprio sempre possibile. 

Possono esistere infatti casi in cui vogliamo aggiungere un determinato dispositivo o integrare un particolare sistema, ma non è possibile. E dobbiamo necessariamente optare per un’alternativa.

 

Scegliere o non scegliere di investire su un sistema come lo standard Konnex quindi? 

Vogliamo lasciarti con tre consigli pratici, che possono aiutarti a decidere.

  1. Parti dai tuoi bisogni reali e cerca di capire quali e quanti azioni hai bisogno di automatizzare.
  2. Considera i costi da sostenere, dall’installazione alla manutenzione, e confrontali con il tuo budget.
  3. Fatti affiancare sempre da tecnici specializzati, che si intendono di installazione, manutenzione e, soprattutto, di programmazione.

E noi possiamo aiutarti in ogni caso: qui puoi chiedere l’intervento di un esperto.

 

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