La città del futuro è già qui: l’illuminazione pubblica diventa intelligente

Sicel - illuminazione pubblica

C’è un termine che si sta facendo strada nel nostro vocabolario, un termine con cui prenderemo sempre più confidenza nel futuro prossimo: smart city.

Letteralmente città intelligente, questo termine ha un significato più esteso, perché indica una città che apre le porte del futuro, trasformando gli elementi urbani tradizionali.

Nello scenario della smart city, infatti, il tessuto cittadino si modifica ed elementi urbani come i lampioni, ad esempio, ampliano le loro funzioni e si mettono in relazione con i cittadini.

Il risultato è uno spazio a misura d’uomo, più funzionale ed efficiente, che risponde sempre di più alle esigenze delle persone.

Pensiamo, ad esempio, alle possibilità che può offrire proprio l’illuminazione pubblica.
Questo sistema capillare presente su tutto il territorio, dalle grandi città ai piccoli paesi, unito alle potenzialità della tecnologia, si può trasformare in uno strumento inedito.
Da arredamento urbano con la sola funzione di illuminare le strade, può rivoluzionarsi e mettersi al servizio del cittadino, grazie a dispositivi elettronici installati all’interno oppure sulla copertura del lampione.

Questi nodi radio, chiamati anche nodi smart, interagiscono con altri dispositivi e sensori creando una rete di comunicazione intelligente e connessa, la Wireless Sensor Network (WSN).
Grazie ai nodi e alla distribuzione capillare dell’illuminazione pubblica, che permette una copertura totale su tutta l’area interessata, i lampioni trasmettono informazioni attraverso la rete tramite i gateway, centraline dislocate in corrispondenza di quadri elettrici.
Queste centraline poi inviano i dati ricevuti a una piattaforma centrale, che da remoto monitora e gestisce l’impianto di illuminazione.

 I lampioni, quindi, da semplici corpi illuminanti si trasformano in veri e propri hub tecnologici, pronti a offrire ai cittadini servizi a valore aggiunto, che hanno l’obiettivo di semplificare e migliorare la vita delle persone.

La sicurezza prima di tutto

Uno dei primi obiettivi che l’illuminazione pubblica intelligente può raggiungere è fare sentire le persone più sicure all’interno delle città dove vivono.

Migliorare la sicurezza diventa realtà se pensiamo che all’interno dei lampioni si possono integrare
videocamere intelligenti, dotate di visione artificiale (computer vision) per migliorare le prestazioni dei sistemi di videosorveglianza.
Raccogliendo ed elaborando i dati in tempo reale, infatti, può permettere alle autorità competenti di intervenire in modo tempestivo quando si verificano situazioni di pericolo.

Non solo, integrando sensori appositi che permettano di registrare eventi importanti come alluvioni, terremoti o incendi, si potrebbe monitorare l’intero territorio, arrivando a difenderci da questi eventi catastrofici, e forse un giorno anche a prevenirli.

Non solo sicurezza ma anche praticità e informazione

Le risorse che può potenzialmente fornire un lampione intelligente, però, non si esauriscono con il solo miglioramento della sicurezza nelle città.
Tra le funzioni che può offrire, c’è anche la possibilità di ricaricare i veicoli elettrici e, più in generale, può servire ai cittadini come un vero e proprio totem informativo.

Infatti, grazie alla connessione Internet, può non solo raccogliere ma anche inviare le informazioni alle persone, in tempo reale e sempre aggiornate: dal monitoraggio dello stato dei parcheggi e del traffico alle previsioni meteo, fino alla misurazione della qualità dell’aria, per citare qualche esempio.

I lampioni intelligenti per una città ancora più green

Adottare un sistema di illuminazione intelligente sul suolo pubblico, poi, riduce anche i costi economici, oltre quelli ambientali.
In particolare parliamo delle spese di sostituzione e manutenzione: vediamo come.

  • Utilizzano sorgenti di illuminazione meno inquinanti
    A differenza dei neon, i led infatti producono meno emissioni di CO2 nell’aria.
  • Combattono gli sprechi energetici
    Grazie al sistema di luce adattiva, il fascio luminoso si regola in automatico, illuminando solo la zona interessata e in momenti precisi.
  • Hanno una vita più lunga degli apparecchi tradizionali
    Si calcola infatti che i LED abbiano una durata di vita 20 volte superiore rispetto a sorgenti di illuminazione tradizionale come i neon. Questo significa che saranno sostituiti meno spesso.

Un investimento anche per l’economia

Non dobbiamo però pensare che l’illuminazione pubblica smart sia uno strumento progettato solo per essere al servizio dei cittadini.
I lampioni intelligenti rappresentano anche un’opportunità concreta per ridurre i costi ambientali, favorendo più sostenibilità.
In che modo?

  • Diminuiscono le spese legate alla sostituzione
    Dato che le luci LED hanno una vita più lunga rispetto ai neon, i costi legati alla sostituzione calano proprio perché quelle esauste saranno cambiate con minore frequenza.
  • Calano i costi di manutenzione
    Anche per quanto riguarda la manutenzione possiamo vedere come calino i costi, perché l’impianto può essere monitorato e gestito da remoto, riducendo gli interventi in sede.

Una soluzione ancora visionaria o possibile?

Adottare sempre di più soluzioni smart anche nel settore pubblico può portare quindi benefici tangibili, visibili anche nel quotidiano:

  • Si può rendere più sicura la città e fare in modo che le persone vivano più tranquille.
  • Questa nuova tecnologia può poi aiutare i cittadini nella vita di tutti i giorni, dalla ricarica dei veicoli elettrici a fornire informazioni utili.
  • I costi ambientali infine si riducono, a favore di una maggiore sostenibilità, e lo stesso si può dire dei costi economici.

Una soluzione ancora troppo visionaria per le nostre città? 

Di certo vale la pena rifletterci, perché ampliare le funzioni degli elementi urbani già esistenti sul suolo pubblico, proprio come i lampioni, potrebbe essere un piccolo grande passo per aprire le porte di un futuro migliore. Un’opportunità per migliorare non solo la vita delle singole persone ma anche per salvaguardare lo stato di salute del nostro ambiente, così compromesso negli ultimi anni.

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